La scalata in Borsa delle Big Pharma

 







La pandemia da coronavirus è stato un evento straordinario che ha coinvolto, stravolgendola, la vita dei cittadini di ogni paese. La sempre più alta contagiosità del virus ha determinato milioni di morti in tutto il mondo e la possibilità di contrastare i suoi esiti nefasti è legata alla presenza di un vaccino che al momento dell'emergere del covid non esisteva. Finanziamenti pubblici e privati sono stati destinati alla ricerca di un farmaco che avesse la capacità di escludere per le persone contagiate il rischio di incappare nelle terapie intensive o addirittura di morire. Il miracolo scientifico di alcune importanti società che si occupano di scoprire e testare vaccini si è tradotto nella individuazione in tempi brevi di una soluzione insperata. In particolare alcune aziende, usufruendo degli studi eseguiti da anni sopra l'RNA messaggero, hanno preparato un vaccino in grado di arrestare la letalità del covid. In sostanza l'RNA messaggero è una molecola fatta di acidi nucleici che ha la funzione di trasmettere l'informazione genetica contenuta nel DNA per la produzione di proteine che garantiscono una adeguata risposta immunologica al virus. Pfizer e Moderna hanno concepito un vaccino che si basa su tale molecola e, dopo aver provato la sua efficacia durante una fase clinica durata mesi, hanno, grazie agli effetti positivi appurati, commercializzato il loro vaccino. 


IL SUCCESSO IN BORSA OTTENUTO DALLE BIG PHARMA

Di fronte ad un accadimento così catastrofico la scoperta di un vaccino da parte di alcune aziende specializzate ha determinato l'aumento vertiginoso del valore delle loro azioni nelle Borse internazionali. Il che vuol dire in altre parole che i loro fatturati allo stato attuale sono inevitabilmente soggetti ad una favorevolissima crescita estemporanea. I vertici di tali società e gli azionisti sulla base di questa fondamentale scoperta hanno ricevuto guadagni impensabili prima della diffusione del maledetto coronavirus. Seppure sia notorio che le aziende farmacologiche riescano a generare per il prodotto indispensabile di cui si occupano redditi clamorosi, è evidente che la scoperta di un vaccino entro un contesto di emergenza mondiale non poteva che provocare un incremento dei profitti formidabile. Del resto ancora oggi, sia pure con una vaccinazione di massa in corso in ogni parte del mondo, le precauzioni per arrestare la forte diffusione del covid sono necessarie e probabilmente di accompagneranno per un lungo periodo. Di fatto, dunque, la necessità di produrre miliardi di vaccini da esportare soprattutto in zone povere del pianeta, aiuterà le Big Pharma a conseguire utili straordinari per molto tempo.